Esistono svariate metriche presenti in letteratura. Quelle qui presentate non hanno la presunzione di coprire tutto lo scibile sull'argomento, ma sono frutto di ragionamenti ponderati con risvolti pratici realistici. Per titoli aventi Durata residua molto lunga, quindi di difficile rimborso, un indicatore ritenuto valido è il cosiddetto RENDIMENTO IMMEDIATO, calcolato come rapporto tra l'interesse nominale netto ed il prezzo di mercato (Ultimo Prezzo). Per il calcolo del Valore Attuale (Present Value) si può far riferimento al Metodo dei Flussi di Cassa Attualizzati (DCF).
I rendimenti e i calcoli mostrati per i titoli STRUTTURATI e INDICIZZATI fanno riferimento all'interesse corrente, cioè non tengono in considerazione l'eventuale meccanismo step-up ovvero il coefficiente di indicizzazione per i BTP Italia. I tassi di interesse netti e i rendimenti mostrati non tengono conto dell'imposta di bollo dello 0,20% annuo. Nel caso di rendicontazione trimestrale, l'imposta di bollo è cacolata alla fine di ogni trimestre addebitando lo 0,05% del controvalore dei titoli detenuti in portafoglio. Nel caso di rendicontazione annuale, l'imposta di bollo è calcolata in data 31 dicembre, addebitando l'intero 0,20% del controvalore dei titoli detenuti in portafoglio a quella data. Per conoscere il proprio regime di rendicontazione è necessario contattare il proprio intermediario.
«C'è un limite oltre il quale il profitto diventa avidità e chi opera nel libero mercato ha il dovere di fare i conti con la propria coscienza.»